Si tratta dell’ennesimo tentativo di realizzare un colpo di Stato istituzionale contro il Presidente della Colombia, con l’utilizzo del potere giudiziario contro lo Stato di Diritto, la democrazia ed il voto popolare di 11 milioni di persone che lo hanno appoggiato. Secondo la Costituzione colombiana (articolo 178), il Consiglio Elettorale Nazionale (organo amministrativo) non ha il potere di indagare sul Presidente, prerogativa che spetta esclusivamente al Parlamento su proposta della sua Commissione d'accusa.
Come si ricorderà, i conti della campagna elettorale del 2022, vinta da Gustavo Petro e Colombia Humana con 11 milioni di voti, erano già stati controllati dal CNE alla fine della campagna, e avevano avuto l'approvazione di un'impresa esterna (Nexia International) contrattata dallo stesso CNE, impresa che ne ha certificato l'assoluta trasparenza e legalità. Questa azione illegale e incostituzionale da parte del CNE fa parte di una campagna che il Presidente Petro sta subendo e denunciando da mesi e che mira alla sua rimozione illegale e antidemocratica.
Una campagna, promossa dall'oligarchia colombiana, che vede la partecipazione dell'ultradestra di Alvaro Uribe e dei suoi mezzi di comunicazione, in aperta violazione della Costituzione e della piena immunità del Presidente, un vero e proprio tentativo di colpo di Stato istituzionale contro il governo legittimo, nonché una violazione dei risultati elettorali. Con questa manovra, il CNE si è vergognosamente prestato ad essere uno strumento al servizio della destra politica e di un'oligarchia economica che vuole a tutti i costi far cadere il primo governo progressista della Colombia dall'indipendenza. Un governo che ha vinto le elezioni con 11 milioni di voti e l’alleanza “Pacto Historico” di tutta la sinistra.
Come è noto, ogni volta che la sinistra è stata in condizioni di vincere, l'oligarchia colombiana ha usato il sicariato e il paramilitarismo per assassinare i suoi candidati presidenziali. Ed anche nei confronti di Gustavo Petro c’era stato un tentativo di omicidio in campagna elettorale, fortunatamente sventato. Ancora una volta i poteri forti, appoggiati dagli Stati Uniti e dai suoi servi sciocchi, manipolano la legge per cercare di rovesciare la decisione sovrana del popolo colombiano nelle elezioni del 2022. In piena continuità con la "Dottrina Monroe", gli USA continuano a considerare l’America Latina come il proprio “cortile di casa” ed utilizzano, tra gli altri, lo strumento del Lawfare (guerra giuridica) per destabilizzare i governi progressisti come avvenuto negli ultimi mesi in Venezuela contro il Presidente Maduro o in Honduras, contro la Presidentessa Xiomara Castro.
Il Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea (PRC-SE) denuncia questo tentativo di colpo di Stato ed esprime il suo sostegno e la sua solidarietà al Presidente Gustavo Petro ed al suo governo progressista. Allo stesso tempo, il PRC-SE fa appello ai partiti politici democratici italiani ed ai sinceri democratici a pronunciarsi chiaramente contro questo nuovo tentativo di golpe ed a difendere la democrazia anche in Colombia.
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea Roma 10-10-2024