Noi, accademici e personaggi pubblici in Israele/Palestina e all’estero, richiamiamo l’attenzione sul collegamento diretto tra il recente attacco di Israele al sistema giudiziario e la sua oppressione illegale di milioni di palestinesi nei Territori palestinesi occupati. I palestinesi non godono di quasi tutti i diritti fondamentali, tra cui il diritto di voto e di protesta. Devono affrontare una violenza costante: solo quest’anno, le forze israeliane hanno ucciso oltre 190 palestinesi in Cisgiordania e a Gaza e hanno demolito oltre 590 edifici. I vigilantes dei coloni bruciano, saccheggiano e uccidono impunemente.
Senza uguali diritti per tutti, che si tratti di uno Stato, di due Stati o di un altro quadro politico, c’è sempre il pericolo di una dittatura. Non ci può essere democrazia per gli ebrei in Israele finché i palestinesi vivono in un regime di apartheid, come lo hanno descritto gli esperti legali israeliani. In effetti, lo scopo ultimo della revisione giudiziaria è quello di inasprire le restrizioni su Gaza, privare i palestinesi di uguali diritti sia al di là della Linea Verde che all’interno di essa, annettere altre terre e ripulire etnicamente tutti i territori sotto il dominio israeliano dalla loro popolazione palestinese. I problemi non sono iniziati con l’attuale governo estremista: il suprematismo ebraico è cresciuto per anni ed è stato sancito dalla legge sullo Stato nazionale del 2018.
Gli ebrei americani sono stati a lungo in prima linea nelle cause della giustizia sociale, dall’uguaglianza razziale ai diritti di aborto, ma non hanno prestato sufficiente attenzione all’elefante nella stanza: l’occupazione di lunga data di Israele che, ripetiamo, ha prodotto un regime di apartheid. Man mano che Israele è diventato più di destra e ha subito l’incantesimo dell’agenda messianica, omofoba e misogina dell’attuale governo, i giovani ebrei americani se ne sono allontanati sempre di più. Nel frattempo, i miliardari ebrei americani contribuiscono a sostenere l’estrema destra israeliana.
3. Impegnarsi a rivedere le norme e i programmi educativi per i bambini e i giovani ebrei, al fine di fornire una valutazione più onesta del passato e del presente di Israele.
4. Chiedere ai leader eletti negli Stati Uniti di contribuire a porre fine all’occupazione, di limitare l’uso degli aiuti militari americani nei Territori Palestinesi Occupati e di porre fine all’impunità di Israele alle Nazioni Unite e in altre organizzazioni internazionali.