Ciao caro fratello Ali -
Ho conosciuto Ali Rashid nel lontano 1972 a Perugia e meglio dopo in una rissa al Palazzo Priori, con i nostri compagni del FPLP al Congresso del GUPS (Unione Generale degli Studenti Palestinesi - Italia) ai tempi del Fronte del Rifiuto, quando i regimi arabi, particolarmente il siriano di Assad, l'irakeno di Saddam e il libico di Gheddafi tentarano di impadronirsi dell'OLP di Arafat.
Ali veniva da Amman in Giordania, dove era nato il 5 aprile 1953, da genitori che provenivano da Lifta, nei pressi di Gerusalemme, che lasciarono con la Nakba del 1948.
Ali è sempre stato un personaggio caratterizzato dalla sua riflessione e calma.
Ci siamo divisi per qualche anno a causa del mio trasferimento universitario verso il nord e ci siamo ritrovati a fare parte del Direttivo Nazionale del GUPS a Roma nel 1980.
Abbiamo assunto ruoli diversi nella militanza per la causa palestinese dopo la laurea nel 1987, lui all'Ufficio dell'OLP a Roma e io all'Unione Generale dei Medici e Farmacisti Palestinesi in Italia.
È stato un bravo politico, giornalista, scrittore e stimato intellettuale particolarmente nel campo progressista del Centrosinistra. Ciò ha fatto si che venisse eletto deputato nelle liste del Partito della Rifondazione Comunista nel 2006, nella Circoscrizione Umbria, nella XV legislatura della Repubblica Italiana.
Purtroppo proprio in quegli anni è iniziata una fase dura e difficile della sua vita politica e umana, l'aver presentato le dimissioni dall'Ufficio dell'OLP e l'immediata scadenza della legislatura. Poi l'inizio della malattia, un male incurabile, ricoveri ospedalieri e cure continue fino alla tragica notizia della scomparsa di oggi pomeriggio.
Ciao e grazie caro Ali, sarai sempre nei cuori di tutti noi, palestinesi, italiani ed internazionalisti e nelle nostre lotte per un mondo diverso, migliore e una Palestina che non sei riuscito a vedere libera, laica e democratica.
Riposa in pace caro fratello
Yousef Salman, Presidente della Comunità Palestinese di Roma e del Lazio