Care compagne e compagni del Partito della Rifondazione Comunista,
in occasione del vostro Congresso Nazionale siamo, come Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba, onorati dell’invito a portare il nostro saluto/contributo ai vostri lavori congressuali.
I Congressi sono momenti faticosi e delicati per tutte le organizzazioni, momenti di confronto anche aspro tra visioni e indirizzi politici, tattici, operativi.
Importante è che questi momenti servano a far crescere, perché il momento politico e storico attuale non perdonerà sbagli.
In un Congresso, anche gli invitati esterni danno idea del percorso che si voglia intraprendere. Per questo in un Congresso intitolato: "Ora e sempre Resistenza!" come Associazione che sostiene l'esperienza politica e sociale creata a Cuba siamo ancora di più onorati dell’invito.
Non solo per i collegamenti storici che legano la Resistenza italiana alla Revoluciòn cubana, a partire da Gino Donè, il partigiano veneto che era sul Granma con Fidel Castro, Che Guevara e gli altri rivoluzionari cubani. Ma anche i quattro partigiani fondatori della nostra Associazione nel 1961, che erano i comandanti Vidali e Cambriaghi, assieme ad Alba de Cespedes, nipote di uno dei padri dell' indipendenza cubana e lo scrittore Italo Calvino (nome di battaglia "Santiago") che a Cuba era nato.
Cuba inoltre è un esempio vivente di resistenza, essendo un Paese che resiste all' assedio del criminale ed illegale Bloqueo economico e commerciale imposto dagli Stati Uniti da settanta anni. Blocco all' ONU che viene sostenuto solo da Usa ed Israele.
Come Associazione siamo il principale punto di riferimento della campagna di solidarietà con Cuba. Le nostre principali campagne di solidarietà attualmente sono il sostegno alla ricerca di vaccini contro il dengue, la febbre emorragica endemica a Cuba ed in tutta la fascia tropicale (febbre che tra l'altro sta diventando pericolosamente presente anche da noi) e la fornitura di pace-maker ed eparina, strumenti salvavita che soffrono delle limitazioni del blocco imposto dagli Stati Uniti.
Un Paese che esporta medici e non bombe non può che essere degno di rispetto, non solo dai Paesi del sud globale, che infatti lo vedono come esempio di resistenza ed autodeterminazione, ma anche da chi, nei Paesi imperialisti del nord del mondo, non sottoscrive le politiche militariste ed imperiali degli USA, del G7 e della NATO.
Occorre difendere l' esperienza cubana di fronte all' assalto imperiale, oggi più accanito con il prevalere di governi fascisti.
Cuba è stata inserita, su pressioni USA, nella lista di Paesi che supportano il terrorismo (per non avere consegnato esponenti della guerriglia colombiana). Coloro che hanno promosso e coloro che hanno ratificato questo, oggi stringono la mano a chi controlla Damasco, anche se, fino a pochi mesi fa, era un terrorista islamico ricercato con tanto di taglia milionaria sulla testa.
A livello italiano si consolida il controllo neofascista sulle istituzioni, prevale la sudditanza verso il blocco economico iper capitalista nazionale o internazionale e la sudditanza totale alle politiche belliche degli Stati Uniti e del loro braccio armato che è la NATO.
Un esempio di questo clima è la recente polemica scatenata dalle destre in occasione dell' inaugurazione a Carrara della statua dedicata a Ernesto “Che” Guevara, da loro definiamo "terrorista comunista", polemica a cui ha partecipato anche il sindaco di Grosseto, lo stesso che ha dedicato una strada al fascista Almirante. Va ringraziato il coraggio della Sindaca e dell’Amministrazione comunale di Carrara.
Nei rapporti internazionali niente di buono potrà portare l' annunciato "Asse tra i Paesi in difesa dei valori dell' Occidente" che la nostra (anzi "IL" nostro) Presidente del Consiglio ha declamato a Buenos Aires assieme al Presidente argentino Milei. Un Asse che farebbe perno sugli Stati Uniti di Trump e sull’ Israele di Netanyahu.
Credo sia superfluo commentare ulteriormente.
Colgo l'occasione per salutare i rappresentanti dell' Associazione Nazionale Partigiani presenti e i portavoce delle lotte di liberazione dei popoli, palestinesi e curdi soprattutto.
" Viva tutte le Resistenze” !
In questo quadro di guerre e massacri, di affermazione di movimenti e governi che si richiamano al fascismo, è necessario dare corpo alla proposta lanciata a Caracas nel settembre scorso della costituzione dell' Internazionale Antifascista.
Riteniamo sia importante che, concluso l' iter congressuale, come Partito vi poniate come uno dei punti di riferimento di questo movimento internazionale, a cui so che avete aderito.
Mentre da Caracas parte questa interessante proposta, alle Nazioni Unite, di fronte ad una richiesta di condanna del Nazismo, gli USA, i Paesi dell' Unione Europea e sostanzialmente gli altri alleati della NATO, hanno votato contro… Sostanzialmente il nazismo non è un crimine della storia ma un' opzione.
Quest'anno ricorrere l’ottantesimo anniversario della fine del secondo conflitto mondiale. L' otto maggio è la data.
Sarà ricordata in Europa in modo "selettivo" senza uno dei Paesi che maggiormente contribuirono a sconfiggere il nazifascismo. La Russia, oggi "nemica", non ci sarà.
Come già accaduto il 27 gennaio durante il "Giorno della memoria", era assente alla commemorazione il Paese le cui truppe materialmente liberarono il campo di sterminio di Auschwitz.
A prescindere dal giudizio che si possa dare sul Governo russo, una cosa è invece sicura: nella popolazione russa, (tutta) nella popolazione del Paese che ha contato 25 milioni di vittime, la celebrazione della sconfitta nazista è orgogliosamente sentita. Così come nell' ex Jugoslavia, che con la sua lotta partigiana, costrinse i nazifascisti a tenere bloccati centinaia di migliaia di soldati e così indebolire gli altri fronti.
Un pezzo di storia questo, che oggi da noi è ridotto a mistificazione storica nel "Giorno del ricordo".
Invece i Paesi che in vario modo parteciparono all' invasione dei questi Paesi a seguito delle armate hitleriane oggi NON votano la condanna del Nazismo.
L' otto maggio un altro Paese celebrerà la sconfitta dei nazifascisti, il Venezuela Bolivariano che ospita l'Internazionale Antifascista. Potrebbe essere il momento di palesare in campo globale l'azione dell' Internazionale Antifascista.
In Italia sarebbe molto utile. Considerando che le peggiori destre europee hanno indetto per il 17 maggio una adunanza a Milano con parola d'ordine: "Reimigration", una parola che tradotta materialmente significa "deportazione". Deportazioni di immigrati illegali, ma anche di persone con cittadinanza acquisita "indesiderate".
Pratica che oggi viene esplicitamente inserita nei programmi elettorali dei gruppi xenofobi. Gruppi che poi capitano al governo, come Trump insegna.
Pratica inoltre che viene utilizzata sui campi di battaglia mondiali come prassi comune (via i serbi dal Kossovo, via gli armeni dal Nagorno Karabach, via i palestinesi da Gaza e Cisgiordania, via i curdi dal Rojava, via i Saharawi … e così a valanga, senza più nessuna umanità.
Necessario è essere nelle strade e nelle piazze per contrastare queste canaglie, anche come Internazionale Antifascista. Quindi:"Ora e sempre Resistenza !"
Buon lavoro congressuale compagne e compagni: "Al lavoro e alla lotta!"
Grazie di nuovo dell’invito e
Hasta la Victoria Siempre!
Marco Fantechi
Direttivo Nazionale ANAIC
Montecatini Terme, 8/2/2025